Un viaggio senza fretta in una parte d’Europa poco conosciuta e a torto spesso ritenuta poco affascinante, ma in realtà ricca di tesori artistici e naturalistici ed oggi protagonista di un rapido e disordinato sviluppo economico che ne ha in parte cambiato la fisionomia. “Terra di confine” da sempre, è un crogiuolo di popoli, lingue e religioni, in cui ogni cambio della cultura dominante ha lasciato un’eredità in più nel suo mosaico etnico e religioso. Slavi, Romeni, Rom mai integrati, Sassoni come eredità dell’influenza asburgica, Armeni in fuga, Mussulmani di eredità ottomana, Cristiani di molteplici confessioni… La storia ha lasciato ovunque tracce mirabili di arte, cultura e civiltà, ma anche tragici ricordi di aspri conflitti e ancor vive dolorose cicatrici. Stranamente resta molto poco dei quaranta anni di comunismo, ma è vivo soprattutto il rancore della gente comune nei confronti dei pochi che si sono arricchiti accaparrandosi i beni che erano dello Stato.
Febbraio 4, 2019
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